Creare Biglietti di Invito – Tecnica Origami

di Caterina Mezzapelle


biglietti invito con tecnica origami

Il termine Origami deriva dal giapponese ORI ( piegare) e GAMI (carta). Si tratta di un'antichissima arte giapponese tramandata di generazione in geneazione. L'obiettivo di questa arte è quello di creare dei modellini piegando in maniera geometrica la carta senza tagliarla o incollarla. Si possono creare forme geometriche, fiori, animali e decorazioni varie.
 
 
 biglietti invito con tecnica origami
 
 
 
L'Origami consiste nel saper piegare, più volte ed in maniera precisa, la carta. Le combinazioni nel piegare la carta sono tantissime e le forme ottenute variano. Si possono costruire modellini semplici o complessi. Per creare i diversi modelli di carta occorre utilizzare un foglio quadrato o rettangolare, i fogli possono essere colorati oppure a fantasia.
 

Un po' di Storia

In Giappone, durante le cerimonie l'arte del creare attraverso l'origami era diventato un aspetto molto importante e significativo. I Guerrirei Samurai si scambiavano dei doni decorati con i Noshi: stirscie di carta bianca piegata, simbolo per augurare buona fortuna. Durante le celebrazioni dei matrimoni venivano utilizzate farfalle create con la tecnica Origami, queste rappresentavano lo sposo e la sposa.

Intorno al 1960 l'arte degli origami iniziò a diffondersi, prima con gli origami modulari, e poi con altre tecniche in via di sviluppo, fino ad arrivare al kirikomi. 

L'origami e le sue Regole 

Per realizzare qualsiasi modello è essenziale seguire le regole principali:

  1. Utilizzare un foglio di carta (o altro materiale sottile) di forma quadrata o rettangolare;

  2. Non occorrono forbici o colla;

  3. Essere molto precisi nel piegare il foglio;

  4. Seguire passo passo tutte le spiegazioni per la realizzazione del modellino.

 

Creare Biglietti di Invito

Se volete mettere in pratica la tecnica dell'Origami potete iniziare con un modellino semplice e utile. Potete infatti realizzare dei biglietti di  invito per le vostre ricorrenze speciali.

Le istruzioni dettagliate si trovano nella Piccola guida alla Creatività , scaricabile gratuitamente online nel Gruppo Arte&Ricamo .

Quì di seguito troverete le video istruzioni per la creazione dei biglietti di invito:

 

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Fonte: www.arte-ricamo.eu 

 

Creare Bomboniere

di Caterina Mezzapelle


Le bomboniere fai da te sono sempre le più gradite ed apprezzate. Dopo aver letto le istruzioni, nella Piccola Guida alla Creatività , per realizzare un sacchettino in tela aida e ricamarlo a punto croce…
 
Ecco come  rifinire il sacchettino inserendo i confetti e decorandolo con fiorellini e nastrini colorati. La video lezione vi aiutera ad ottenere un ottimo risultato nella realizzazione delle bomboniere per la vostra ricorrenza speciale.
 
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Materiali:

  1. Confetti

  2. Tulle (rotondi o quadrati)

  3. Nastrini di raso

  4. Bigliettino di cartoncino

  5. sacchettino di stoffa ricamato

  6. Merletti

  7. Fiorellini 

Esecuzione:

Fonte: www.arte-ricamo.eu

Arte & Ricamo – Aprile 2008

di Caterina Mezzapelle


Arte & Ricamo n.1

piccola guida alla creativita

Ecco il Primo Numero di Arte & Ricamo – Piccola Guida Per La Tua Creatività . All’interno della guida trovi schemi di ricamo a punto croce e uncinetto.

 

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Bambini – Spille da Balia

di Caterina Mezzapelle


spille da balia a punto croce

schema punto croce spille da bali

La spilla da balia è molto utile poichè serve per congiungere due strati di tessuto in modo sicuro.

Grazie alla struttura della chiusura che vi permette di non pungervi, questa spilla viene utilizzata e soprattutto indossata per chiudere momentaneamente parti indesiderate negli indumenti.

Ecco uno schema a punto croce per bambini da ricamare nei bavaglini.

Il nome da balia deriva dall’uso che se ne faceva, per chiudere i pannolini dei neonati quando erano di stoffa.

Fonte: www.arte-ricamo.eu 

Buona Pasqua da Ricamare

di Caterina Mezzapelle


buona pasqua punto croce
Uno schema da ricamo a punto croce per Augurare Buona Pasqua a tutti voi con un cestino di fiori tenui e delicati. Lo schema è disponibile nella sezione schemi e disegni e potete scaricarlo gratuitamente nella categoria Bordure .

Bordure con Cuori

di Caterina Mezzapelle


Bordura Uncinetto, cross stitch border, puntilla ganchillo

bordura uncinetto cuoricini
Una bordura per asciugamani da eseguire all’uncinetto. Potete riportare i cuoricini della bordura sul tessuto dell’asciugamani e ricamarla a punto croce dando un tocco di colore e luminosità al vostro lavoro.
Applicare sull’asciugamani la bordura realizzata all’uncinetto con il punto cordoncino e rifinirla facendo passare lungo l’estremità superiore della bordura un nastrino di raso colorato o tinta su tinta.
Fonte: www.arte-ricamo.eu 

Tradizione Arte e FolKlore in Sicilia – San Giuseppe

di Caterina Mezzapelle


"Spiegare un'usanza vuol dire scorrere la storia di una comunità locale e svelarne l'identità attraverso le manifestazioni della sua cultura popolare, sacra e profana, fatta di storia, credenze, religiosità, riti e tradizioni. Le origini si perdono nel tempo, ma conservano il fascino incantato della spontaneità dei cuori e della nobiltà dei sentimenti".

( Enza Gandolfo Bellomo)

 

Una delle feste più importanti dal punto di vista folkloristico è quella che si svolge il 19 Marzo, giorno in cui si festeggia San Giuseppe. Questa festa coinvolge tutti gli abitanti di Salemi che con fervore cominciano con i preparativi una settimana prima del giorno così tanto atteso.

La cena consiste in un banchetto che i devoti offrono ad un gruppo di bambini che simboleggiano la Sacra Famiglia.

Gli Uomini e la Costruzione del Tempio Sacro

 

 

 

Gli uomini, lavorando per giorni, preparano in una stanza a pianterreno la struttura in legno di piccoli altari estemporanei. Questi altari sono a pianta circolare o quadrata, con colonnine portanti che convergono in alto formando una cupola. Tutta l'impalcatura viene ricoperta interamente di ramoscelli di mirto odoroso ed alloro e decorata con  arance, limoni e pani.

Al centro si prepara un piccolo altare con cinque ripiani e si appende in alto un quadro che raffigura la Sacra Famiglia; ai lati si dispogono delle mensole a ferro di cavallo, su cui si poggeranno oggetti simbolici di significato costante e di facile lettura: carraffe di vino, vasi di fiori, frutta, fette di anguria rossa di gesso, candelabri, vasi con pesciolini rossi..

Ai piedi dell'altare si stende un tappeto dove si posano un agnello di gesso o di cartapesta che rappresenta il Cristo Immolato, un'anfora con acqua e un asciugamano bianco, disposto a forma di "M", per ricordare la purificazione, dei piatti con germogli di frumento, che inneggiano alla terra.

Nel centro dell'altare si prepara la tavola per la "cena dei Santi". Un ramo di alloro all'angolo della via richiama i visitatori devoti che si susseguono in fitto pellegrinaggio fino a tarda sera per ammirare l'incantevole altare. 

La Donna e la Preparazione dei Pani

La padrona di casa, aiutata da abili donne del vicinato, preparano e modellano con tanta creatività i pani votivi, con una notevole varietà di forme, ciascuna delle quali simboleggia elementi pagani, religiosi o legati al lavoro nei campi.

I principali simboli rappresentati sono quelli della tradizione cristiana, come il pesce, o i simboli della pentecoste, cioè la scala, la tenaglia o i tre chiodi. Oltre a questi, di chiaro riferimento religioso, le altre forme rappresentate fanno riferimento alla natura: così sono realizzate forme di animali, di piante e di fiori.

Per cogliere il profondo valore religioso delle cene di S.Giuseppe bisogna comprendere il simbolismo dei pani, che ripercorrono tutto il rapporto tra l'uomo e Dio e richiamano le meraviglie del Creato, secondo un criterio allegorico ben definito.

Guardando i cinque ripiani dell'altare, ricoperti di bianche tovaglie ricamate, si vedono appoggiati sul primo gradino, i tre grandi pani più significativi.

  • Al centro spicca "u cucciddatu", pane a forma di stella o di fiore che indica la luce divina e il profumo della vita, destinato al bambino che rappresenta Gesù.
  • A destra si mette "a parma", simbolo della pace, pane a forma di palma, in ricordo dei datteri di cui si nutrì Maria durante la fuga in Egitto, destinato alla fanciulla che impersona la Madonna.
  • A sinistra c'è "u vastuni", destinato al ragazzo che ha il ruolo di San Giuseppe. E' un pane a forma di bastone ornato di gigli che stanno ad indicare la purezza del santo e la pace cristiana.

 

Sul secondo gradino si espongono tre pani più piccoli, simili ai grandi, che rappresentano il popolo fedele al cospetto di Dio.

Al centro del terzo gradino si pone la "spera", cioè l'ostensorio che ricorda l'Eucarestia, con le spighe e l'uva come simboli e due angeli inginocchiati ai lati.

Sul quarto ripiano si collocano il calice di pane, tutto intagliato, le ampolline dell'acqua e del vino e altri due angeli in adorazione.Su un altare interno alla cappella, abbellito da fiori e frutta, vengono poggiati i pani più grossi che rappresentano i "Santi" ed i fedeli.

Preparazione delle Pietanze e l'Invito della Sacra Famiglia

Il giorno della festa, a mezzogiorno in punto, si invitano i "Santi" all'interno della cappella per consumare le almeno 100 ed una pietanza preparate dai fedeli, tra le quali non figura la carne che non è presente nella dieta quaresimale. Il banchetto si conclude con dei monologhi, detti "parti" recitati dai fedeli in onore di San Giuseppe.

Questa tradizione popolare che scaturisce da un atto di devozione nei confronti del Santo, viene coltivata da tempi immemorabili e vede ogni anno la partecipazione autentica di tutto il paese che per l'occasione ospitano numerosi turisti incuriositi.

 

Notizie Storiche sulla Città di Salemi

 

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Il nome della città di Salemi proviene dall'arabo Saleiman "luogo di delizia", appellativo dato dai conquistatori musulmani all'antica Alicia.

Salemi di origine sicana o elima , pare corrisponda all'antico sito di Alicia (dal fiume Alico) collocata dagli storici, tra cui Diodoro Siculo, tra Entella (Erice) e Lilibeo (Marsala). Alcuni ritrovamenti ne testimoniano le origini. Dalle risultanze dalle campagne di scavo effettuate nel sito di Monte Polizo risalente al VII-VI sec. a.C si è potuto accettare una continuità abitativa risalente allo stesso periodo con l'attuale centro storico della città.

E che il territorio fosse particolarmente adatto agli insediamenti proprio per la sua particolare posizione geografica lo si è accertato dal ritrovamento di un villaggio risalente al XII sec. a.C. in località Mokarta. Gli arabi la chiamarono Salem (salubrità) o anche, come scrive Rocco Pirri "locus deliciarum". Con i due Ruggeri, Salemi fu innalzata dai Normanni a città privilegiata, appartenente al regio demanio e fu sede del Baiuolo.

Il geografo arabo Edrisi nel 1154 così la descrive nel "Libro di Re Ruggero": Salemi è un casale molto vasto e popolato cui sovrasta un fortilizio in eccelsa posizione. In questa località, vero tripudio di alberi e giardini, le acque sorgive sono copiose…" Carlo V nel 1551 e Filippo II nel 1587, accordarono a Salemi con privilegio, il titolo di "Urbs Fidelis" e nel 1802 con decreto del Parlamento siciliano, la città ottenne il titolo di Senato.
 
Durante la rivoluzione del 1848 Salemi rivestì un ruolo fondamentale nella storia del Risorgimento partecipando ai moti insurrezionali del 1848 e assumendo una parte significativa nell'impresa dei Mille. Sbarcati a Marsala l'11 Maggio 1860, Garibaldi e i suoi picciotti si diressero verso Salemi dove giunsero accolti dalla popolazione in festa. Il 14 maggio Garibaldi assumeva solennemente la dittatura dando così l'onore a Salemi di diventare la prima capitale d'italia liberata dai Borboni.  
 
Fonte: Città Salemi – Ufficio Turistico 

 

 

Presine Con Fiori Ricamati

di Caterina Mezzapelle


Presine all'Uncinetto

Ideazione: facciamo sbocciare dei piccoli fiorellini anche in cucina creando delle presine all’uncinetto e ricamandole con dei filati di cotone colorato.

Occorrente:

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Bordura Fiori

di Caterina Mezzapelle


Fiori da ricamare a punto croce

schema punto croce fiori di pesco

Mancano pochi giorni alla Primavera e a noi ricamatrici piace molto dare un tocco di colore alla nostra casa per questo ho deciso di condividere con te lo schema a punto croce di  una semplice bordura di fiori da ricamare a punto croce per decorare la biancheria per la casa.

Il Kimono – Tradizione E Ricamo In Giappone

di Caterina Mezzapelle


Kimono

Il kimono è uno dei simboli più emblematici del Giappone. E 'ricco di simbolismo e di messaggi sociali. Non si tratta soltanto di un indumento: raccoglie un patrimonio di codici e tradizioni. E' l'essenza stessa della cultura giapponese.

I ruoli che esercita sono stati istituiti nel 17 ° secolo e non sono cambiati da allora. Tuttavia, il kimono esiste oggi in infinite varietà grazie alla diversità del tessuto, le tecniche di tessitura, la stampa e modelli.

 

 

Kimono

 

Il termine Kimono originariamente veniva utilizzato per indicare qualsiasi tipo di abito; in seguito la parola venne a significare  in maniera specifica l'abito lungo portato tutt'ora in Giappone sia dagli uomini che dalle donne di tutte le età. Il kimono è molto simile agli abiti utilizzati durante la dinastia cinese Tang.

La semplice forma del kimono a T può apparire in diversi modi, a seconda dello stile delle pieghe e del tipo di tessuto. Indossare il kimono e annodare un' obi- l'ampia fascia che ferma il capo-secondo le regole della  tradizionale è molto  difficile.

Questa esperienza è stata ancora una volta trasmessa da madre in figlia, ma ora ci sono le scuole di specializzazione, e si può ottenere un diploma per avere un'etichetta kimono. Una spiegazione dettagliata è necessaria per evitare errori inaccettabili.

 

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I colori vivaci sono soltanto per le ragazze non sposate e le maniche lunghe Kimono non possono essere indossate da donne sposate.

Ricamare il Kimono

Gli artigiani giapponesi hanno utilizzato il ricamo per creare degli effetti speciali sul kimono – specialmente per il kimono da nozze. Con fili di seta e variazioni di punti "corti e lunghi" attraverso le diverse tecniche di ricamo come il punto pittura o il punto hira-nui, formando interi motivi, e utilizzando anche coloratissime piume. Alcuni hanno addirittura dato forma a figure tridimensionali.

Fili d'oro e d'argento sono costituiti da lamine sottili applicate su striscie di carta avvolti intorno a fili di seta. Questi fili metallici non possono essere cuciti nei tessuti di seta, per cui vengono "applicati": posti sulla superficie del tessuto e cuciti con fili di seta.

I motivi possono essere evidenziati con applicazioni d'oro oppure interi motivi possono essere costituiti da fili metallici messi fianco a fianco. La tecnica è chiamata shusu.

 Il nuovo libro di Sophie Milenovich, fashion designer, è disponibile su Amazon con fotografie e disegni originali, sono illustrati splendidi  Kimono con le varie sfaccettature del vestito dall'antichità ai nostri giorni.

 

Fonte: www.arte-ricamo.eu 

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