15 Febbraio 2008 di Daniele Frulla
Nuove idee ricamo sono disponibili nel sito CQMagOnline.com
Diverse sono le tecniche di ricamo utilizzate nel mondo e tantissimi sono i progetti realizzati utilizzando filati, nastrini e perline colorate.
Fonte: www.arte-ricamo.eu
4 Febbraio 2008 di Daniele Frulla
Una definizione dettagliata che spiega le differenze tra Ricamo d'Arazzo (tapestry), Ricamo (embroidery) e Ricamo su Canovaccio (needlepoint).
In Inghilterra ed in America, uno degli aspetti più confusionari del ricamo è quello di attribuire ad esso diversi termini.
La parola "needlework" per esempio è il termine più utilizzato per descrivere qualsiasi forma creativa utilizzando un ago e filo.
Tra le diverse varietà di "needlework" esiste il termine "needlepoint". Analizzeremo quest'ultimo in un altro momento…
Ricamo, quilt, rug making, maglia e uncinetto sono spesso coperti da un'unica categoria, utilizzando quindi il termine "needlework".
In questo articolo ci occuperemo del ricamo( embroidery), ricamo su canovaccio (needlepoint) e ricamo su arazzi (tapestry).
I lavori ricamati su canovaccio e i ricami vengono spesso confusi con il ricamo ad arazzo (tapestry), perché i prodotti finiti sono molto simili tra di loro. In termini più semplici, il ricamo su canovaccio e il ricamo sono lavorati SU tela o su di un tessuto, mentre il ricamo ad arazzo è IN-tessuto.
Adesso ci occuperemo del ricamo.
Qualsiasi tipo di filato può essere utilizzato per il ricamo, i più comuni sono quelli di cotone o seta. Che ci crediate o no – in passato i capelli venivano utilizzati per ricamare. Personalmente, preferisco tenere i miei capelli attaccati alla mia testa e per i miei ricami utilizzo le matassine della DMC. Si possono realizzare oggetti interamente ricamati e utilizzare strass decorativi, perline o conchiglie.
Fino al 19 ° secolo il ricamo è stato indicato come "lavoro su tela". Durante il 16, 17 e 18 secolo il termine "petit point" venne comunemente utilizzato per descrivere il ricamo. Oggi, il termine petit needlepoint indica il piccolo punto che viene lavorato su tela.
Infine, parliamo di ricamo su canovaccio "needlepoint". Cos'è il ricamo su canovaccio "needlepoint"? Il ricamo su canovaccio, come ho detto prima è una forma di ricamo. Ricordiamo che il termine ricamo è stato comunemente indicato come "ricamo su canovaccio" prima del 19 ° secolo. Oggi, il ricamo su canovaccio è chiamato "needlepoint".
15 Gennaio 2008 di Daniele Frulla
Ricamare l’intero alfabeto a punto croce , molti secoli fa, non era un semplice esercizio di ricamo ma serviva affinchè le giovani fanciulle apprendessero a leggere e a scrivere visto che non veniva concesso loro di frequentare le scuole.
Mentre le nobili famiglie utilizzavano le lettere dell’alfabeto per cifrare la propria bianchera e ricamare nei pregiatissimi tessuti di lino e di seta, inserendo inoltre stemmi araldici e simboli di nobiltà.
Col passare del tempo cifrare la propria biancheria iniziò ad essere una pratica “quasi giornaliera” visto che serviva per distinguere la propria bianchera dagli altri quando si andava a fare tutti insieme il bucato. Con l’avvento dell’industrializzazione l’arte del ricamo si trasformò in un arte creativa praticata soltanto dalle appassionate.
Vi propongo alcuni schemi di alfabeto a punto croce per poter siglare i vostri capi ricamati o poter esprimere scrivendo con ago e filo la frase desiderata.
3 Gennaio 2008 di Daniele Frulla
Per tutti coloro che hanno voglia di apprendere nuove tecniche di ricamo e merletto o perfezionare ciò che già hanno imparato, a Teggiano (SA) sono previsti per tutto il mese di gennaio incontri del laboratorio "Impara l'arte…e non metterla da parte".
Per i turisti interessati invece è possibile frequentare un corso intensivo di 8 ore alloggiando in una prestigiosa dimora d'epoca a prezzi convenzionati. Previste anche visite guidate nelle chiese e nei musei del centro storico di Teggiano.
17 Dicembre 2007 di Caterina Mezzapelle
Questa poesia è tratta da una storia realmente accaduta intorno al primo ventennio del XX sec. in una delle campagne delle città di Marsala .
Una Signora ha raccontato per diversi anni ai suoi nipotini la sua fanciullezza trascorsa a ricamare e preparare il proprio corredo e quello delle sorelline più grandi prossime allo sposalizio.
Quì di seguito troverete la Poesia di Marigiò che ci racconta in chiave poetica il vissuto di “Un Antico Lenzuolo” dando la parola e animando questo prezioso tessuto ricamato a mano.
Son rimasto per molto tempo in fondo ad un cassetto d’un antico armadio,
avvolto in un telo ingiallito dal tempo.
Aspettavo con ansia d’essere trovato,
guardato ed ammirato
per poter raccontare a tutti una bella storia.
22 Novembre 2007 di Caterina Mezzapelle
Martedì 13 novembre 2007, nel Foyer del Centro Servizi Culturali Santa Chiara, si è tenuta l’inaugurazione della mostra di tele ricamate a mano provenienti dal Vietnam.
Questi ricami vietnamiti sono davvero preziosi e vengono acquistati direttamente da artisti nei villaggi rurali del Vietnam del nord dove sono stati fatti. Per terminare ogni pezzo viene impiegato tantissimo tempo.
Questo dipinto vietnamitia ricamato per esempio potrebbe far impiegare ad un artista un mese per finirlo.
Una ricamatrice vietnamita ci spiega: “Scegliamo soltanto il disegno da ricamare e i filati di seta più belli che ci siano. Molti dei nostri clienti prima cercavano il Punto Croce Orientale, il ricamo cinese o il ricamo giapponese ,dopo invece hanno scoperto il nostro ricamo“.
2 Novembre 2007 di Caterina Mezzapelle
Oggi ho voglia di ricamare, scelgo i punti che so fare;
Il Punto Erba per creare un bel prato verde e su questo riposare.
Il Punto Margherita per ricamare un mazzo di fiori da donare.
Il Punto Vapore per creare leggero e con la fantasia volare via.
Il Punto Nodini per formare i semini di un fiore.
Il Punto Piatto per riempire un piccolo disegno a forma di cuore e farmi felice.
Il Punto Croce per marcare, per siglare, ma anche per
ricordare Nostro Signore e pregare.
I punti di ricamo son proprio tanti più o meno
semplici o complessi e messi insieme creano
bellezze, ma il punto di ricamo che più mi piace
l’ho inventato io e si chiama punto simpatia.
E’ un punto che lega, che unisce, che trasmette, la
gioia di creare, la voglia di fare.
MariGiò
Fonte: www.arte-ricamo.eu
13 Ottobre 2007 di Daniele Frulla
9 Ottobre 2007 di Daniele Frulla
L’Università del Tempo Libero sita in Villa Murri – Porto Sant’Elpidio (AP),
riapre ad Ottobre con le sue attività culturali e con l’intento di offrire a tutti i cittadini corsi di formazione tenuti da validi docenti.
Il programma dell’anno accademico 2007/2008 prevede una moltitudine di corsi che spaziano su una pluralità di argomenti: inglese, informatica, psicologia della personalità e dei sentimenti, giornalismo e laboratori di scrittura creativa, lingua spagnola, letture dantesche, astronomia, cucina, ricamo, taglio e cucito.
Per Informazioni: Unitempolibero
5 Ottobre 2007 di Daniele Frulla
Tessere la tela di ao po`i a mano, come succedeva ai tempi della Colonia Spagnola, è un arte che ancora persiste presso Yataity, anche se adesso rischia di estinguersi.
"Realizzare tutto il processo a mano occupa tanto tempo ed è un lavoro laborioso, richiede una pazienza infinita.
La maggior parte delle tessitrici oggi preferiscono comprare la tela già pronta nelle fabbriche di Manufactura Pilar, per poi eseguire soltanto il ricamo a mano"
dice Leonor Gauto, una delle poche persone che realizzano ancora questo processo negli antichi e precari telai di legno, chiamati nella lingua guaraní "tera".
Leonor è una insegnante di Ricamo ed ha mostrato il suo telaio nella mostra di Yataity per il Servizio di Promozione Artigianale.
Leonor cerca di insegnare l'intero processo dalla realizzazione del filato di cotone a mano (ñe povã), sfilando piano paino il bozzolo sradicato dai campi, avvolgendolo nel fuso di legno, per poi stendere i fili sottili sul telaio, e quindi iniziare ad incrociare il filo con una precisione quasi matematica, mentre la tela prende forma.
Leonor ci racconta: "Gli alunni vengono a curiosare, ma nessuno vuole fare la tela a mano. C'è soltanto un giovane ragazzo che sembrerebbe interessato. Potrebbe succedere che quando noi non ci saremo più questa arte potrebbe finire con noi".
Accanto a Leonor, ci sono altre tre donne che tessono a mano: Mariana González, Teófila Talavera ed Elisa Talavera. E c'è anche un uomo. Si chiama Eligio Villalba, che vive nella compañía Kavaju Kaigue, a sei chilometri da Yataity.
Don Eligio tiene con cura il suo telaio di legno.
"Fu realizzato da un carpentiere chiamato Saturnino Gauto, ma adesso non c'è più chi li costruisce",
dice, mentre ripete tutto il processo, quasi a memoria, perchè ha gravi problemi alla vista e non riesce a vedere bene.
"Sono l'ultimo tessitore. Dopo di me, probabilmente non ci sarà nessuno", dice, con un aria triste.
Fonte: www.arte-ricamo.eu