di Caterina Mezzapelle
Esistono diverse leggende sulla nascita del Merletto a Tombolo, per cui è difficile sapere esattamente quando è apparso ma si pensa che il Merletto a Tombolo sia nato verso la metà del XVI secolo, probabilmente allo stesso tempo sia in Italia che nelle Fiandre.
Infatti, questa tecnica esisteva precedentemente sotto un’altra forma: il Macramé.
Quest’ultimo era praticato, in particolare, dagli uomini, attraverso l’utilizzo di filati d’oro, d’argento o di bronzo.
L’utilizzo da parte delle donne del lino bianco fu una grande innovazione. La raffinatezza del motivo e l’enorme complessità ha fatto del merletto un’arte molto diversa rispetto al Macramé.
I primi disegni geometrici, le decorazioni, venivano trasformate con l’intento di seguire la moda dell’epoca.
Sono esistiti diversi tipi di merletto, più o meno simili ad esso, come il Burato o il Reticello.
Ogni paese, ogni regione ha il proprio merletto con le sue caratteristiche. Comunque, alcuni merletti a tombolo non hanno preso un’identità nazionale e venivano eseguiti in numerosi paesi come, per esempio, Il Merletto Torchon o il Merletto di Cluny.
È meraviglioso notare che alcuni merletti (il Merletto Valenciennes, il Merletto Malines. ..) siano molto costosi, più delle opere eseguite da artisti famosi.
In effetti, il tempo necessario per realizzare una parte di merletto potrebbe equivalere a centinaia di ore. Sfortunatamente, le merlettaie erano molto povere, ma erano appassionate da quest’arte tanto che non avrebbero mai voluto un altro lavoro.
Il filo di lino, più o meno grande a seconda del tipo di merletto, sarà sostituito nel diciannovesimo secolo dal filo di cotone. Attualmente, per le crezioni moderne vengono utilizzati diversi tipi di materiali come per esempio i fili di seta colorata.
Comunque, ancora oggi, il merletto con il suo fascino e la propria magia è qui con noi ed i grandi sarti lo utilizzano ancora. Attenzione però alle fabbriche che con i loro macchinari sono ormai molto abili nel copiare i merletti. Prima di acquistare un capo lavorato a tombolo cercate di analizzarlo bene e se non siete sicuri ritornate dal negoziante con un’esperta.
Per chi è appassionata di questa antichissima e splendida arte in qualsiasi regione è possibile imparare. Esistono abilissime donne che da tanto tempo realizzano pregiati capi.
Quì di seguito troverete alcuni tipi di merletti unici e con origini antichissime…
Il motivo del merletto viene disegnato su un cartone che si applica sul cuscino. Questo motivo è costituito da una molteplicità di piccoli puntini, che rappresentano i luoghi dove applicare gli spilli.
I merletti a tombolo sono tutti fatti con la stessa tecnica che consiste nel tessere alcuni fili, questo è l’aspetto tipico che la trama tessuta ci dà.
Ogni punto, costituito da un incrocio diverso, viene fissato grazie all’utilizzo di uno spillo, questo verrà tolto quando il lavoro sarà finito.
Certamente, esistono diversi tipi di incroci che possono essere fatti in diversi modi. Ogni fusello fornisce del filo alla merlettaia durante l’esecuzione del lavoro.
Un lavoro a tombolo può richiedere l’utilizzo di tantissimi fuselli: fino a 1500 per un merletto eseguito da una merlettaia con tanta esperienza. Un merletto è stato addirittura eseguito adoperando 2000 fuselli, comunque, è stato l’unico, capiamo bene il perché!
Differenza tra due tipi di merletti a tombolo: il merletto a filo continuo e il merletto a filo non continuo.
Per il merletto a filo continuo, nella maggior parte dei casi, viene utilizzato lo stesso numero di bobine dall’inizio alla fine. Il merletto inizia dall’alto del cuscino e finisce verso il basso.
Per il merletto a filo non continuo, ogni motivo viene lavorato separatamente, ed il numero di bobine varia. La merlettaia deve aggiungere o deve togliere alcuni fili, secondo il motivo se è piccolo o grande.
Inoltre, questo merletto segue il motivo del disegno. Deve essere realizzato su un cuscino rotondo.
MERLETTO A TOMBOLO IN ITALIA
Appartiene alla stessa famiglia del merletto Cluny. Il merletto Torchon è caratterizzato da un margine a forma di elica. È un merletto a filo continuo.
Contrariamente al merletto Cluny, ha uno sfondo chiamato Torchon. Era praticato molto a Puy en Velay come il Merletto di Cluny. Comunque, è difficile sapere la sua origine perché questo merletto è stato eseguito ovunque.
E’usato soprattutto per il margine e per le applicazioni. Molto semplice, questo affascinante merletto è particolarmente praticato
dalle merlettaie principianti.
Il merletto Cluny è un merletto a fili continui perché si utilizza lo stesso numero di bobine dall’inizio alla fine del lavoro. Viene eseguito con un filo molto più grosso del merletto Rosaline, Binche o Duchessa; di conseguenza è più forte. La sua originalità consiste nella presenza di numerosi “punti” di forma ovale.
È difficile realizzare alcuni punti Spirito regolari con profili fini e forme armoniose. Ciò dipende dalla tensione dei fili e richiede una grande maestria nel lavorare i quattro fuselli utili per quest’operazione. Ci vuole molta pratica per riuscire in questo lavoro.
Certamente, se il merletto Cluny utilizza il punto spirito ovale principalmente, altre forme possono essere usate: quadrati, cerchi, rettangoli.
È difficile sapere la sua origine perché è stato praticato in numerosi paesi.
Questo merletto nacque nel 1700 e prese il nome della bellissima città del Belgio.
Fu usata la tecnica del filo continuo. Si distingue per le diversi reti come il Punto Parigi o la rete (snow-flake) più caratteristica.
Quest’ultima è costituita da pallini, dando un aspetto molto confuso.
Appartiene alla stessa famiglia del Merletto Valenciennes.
Molto fine, il merletto Binche ebbe successo dal 1700 al 1765. E’ composto da scene o figure di animali, chiamate “point de fée” per la straordinaria difficoltà della realizzazione.
Si tratta di una piccola città di Devonshire che da il nome a questo bellissimo merletto non continuo.
Molto prezioso, può essere applicato nella rete a Drochel. Dopo il 1825, Honiton realizzò tutti i tipi di fiori e numerose reti da essere applicate.
La regina Vittoria indossava vestiti che erano realizzati a merletto Honiton da William Dyce, un giovane artista. Nonostante lìaiuto della Regina Vittoria , l’industria del merletto declinò.
Comunque, la tecnica e l’aspetto del merletto Honiton coninuò a persistere nel corso del 1800. Questi motivi sono costituiti da parti floreali legati ad una piccola passamaneria (spighetta). E’ stato molto apprezzato nel fascino dell’epoca. il merletto floreale Honiton è stato chiamato anche “pillow lace”
È un merletto Fiammingo non continuo.
Nacque verso la metà del diciannovesimo secolo. Venne chiamato così intorno al 1853 ad onore di Marie-Henriette Duchessa di Brabant che ha amato molto questo merletto.
Dobbiamo distinguere due tipi di merletti Duchess:
Il Merletto Brussels: certamente il più bello, realizzato con tanti bei fili e con motivi floreali. Il motivo sono mantenuti grazie alle sbarre col picots.
Il Merletto Bruges: più semplice, la sua decorazione consiste in fiori di melo, trifogli e margherite. Spesso viene impiegato un filo più grosso, i motivi venivano applicati su di una rete realizzata a fuselli.
È un Merletto Fiammingo a fili non continui. E’ costituito da motivi di piccola dimensione ed è limitato da barrette.
I numerosissimi fiorellini hanno dato il nome a questo bellissimo merletto. Questi fiori possono creare ghirlande o medaglioni.
Il merletto Rosaline viene chiamato “Rosaline perlée” quando viene perfezionato con il ricamo, dando rilievo al cerchiolino del fiore. Un’altra scuola dice che questo merletto diventa “perlée” quando si inseriscono delle piccole perle al centro dei fiori.
Veniva utilizzato in particolar modo per la biancheria di famiglia e per la biancheria da bagno. Questo merletto venne prodotto dalla metà del 19 secolo fino al 1950.
Il filo di cotone molto fine rendeva questo merletto molto leggero ed elegante
Per realizzare una stuoia di 12 centimetri, occorrevano 70 ore di lavoro senza contare il tempo per ricamare.
In Italiano:
Fiore e Tombolo Goups Msn
Bobbin lace — England — History: Part I
Bobbin lace — England — History: Part II
La Dentelle. Historique de la Dentelle à Travers les Ages et les Pays
Eine Anleitung zum Selbstunterricht im Spitzenkloeppeln [Book of Bobbin Lace
La Dentelle. Histoire, Description, Fabrication, Bibliographie I
La Dentelle. Histoire, Description, Fabrication, Bibliographie II
La Dentelle. Histoire, Description, Fabrication, Bibliographie III
La Dentelle. Histoire, Description, Fabrication, Bibliographie IV
La Dentelle. Histoire, Description, Fabrication, Bibliographie V
La Dentelle. Histoire, Description, Fabrication, BibliographieVI
La Dentelle. Histoire, Description, Fabrication, Bibliographie VII
La Dentelle. Histoire, Description, Fabrication, BibliographieVIII
La Dentelle. Histoire, Description, Fabrication, Bibliographie IX
La Dentelle. Histoire, Description, Fabrication, Bibliographie X
La Dentelle. Histoire, Description, Fabrication, Bibliographie XI
La Dentelle. Histoire, Description, Fabrication, Bibliographie XII
Fonte: www.arte-ricamo.eu
di Caterina Mezzapelle
Georg Michael Pfaff , la sua passione era quella di costruire strumenti musicali in ottone tanto da vincere diversi premi durante l’Esposizione Mondiale di Londra nel 1851 – 1852.
In quel periodo Pfaff volge la sua attenzione verso le macchine per cucire iniziando a costruire la prima macchina per cucire nel 1862.
E’ possibile ammirare questo suo primo capolavoro presso il Museo di Monaco di Scienza e Tecnologia .
Da quel momento Pfaff cominciò a produrre milioni di macchine per cucire.
Fonte: www.businesswire.com
di Caterina Mezzapelle
Ingredienti per 6 persone:
Esecuzione:
Mettere a bollire un bicchiere d'acqua, un cucchiaio di zucchero, il burro.
Aggiungere la farina, incorporandola con un cucchiaio di legno e un pizzico di sale; mettere il tegame sul fuoco per circa 5 minuti, mescolando sempre con vigore fino a che l'impasto non aderirà più alle pareti della casseruola.
Versare le uova, uno alla volta, amalgamandoli per bene, e con la crema così ottenuta, formare delle piccole pallottoline che si disporranno sulla lastra del forno, dove andranno messe a cuocere per circa 20 minuti a calore moderato 180°, sino a quando saranno lievitate.
Quando i beignets si saranno freddati, riempirli di panna montata con l'aiuto di una siringa per dolci e immergerli poi in una cioccolata densa.
Fonte: www.arte-ricamo.eu
di Caterina Mezzapelle
Questa poesia è tratta da una storia realmente accaduta intorno al primo ventennio del XX sec. in una delle campagne delle città di Marsala .
Una Signora ha raccontato per diversi anni ai suoi nipotini la sua fanciullezza trascorsa a ricamare e preparare il proprio corredo e quello delle sorelline più grandi prossime allo sposalizio.
Quì di seguito troverete la Poesia di Marigiò che ci racconta in chiave poetica il vissuto di “Un Antico Lenzuolo” dando la parola e animando questo prezioso tessuto ricamato a mano.
Son rimasto per molto tempo in fondo ad un cassetto d’un antico armadio,
avvolto in un telo ingiallito dal tempo.
Aspettavo con ansia d’essere trovato,
guardato ed ammirato
per poter raccontare a tutti una bella storia.
di Caterina Mezzapelle
Uno degli elementi centrali del Santo Natale è la rappresentazione della Natività attraverso la creazione del Presepe.
Sono davvero tanti i modi per creare il presepe poichè gli uomini, attraverso diversi materiali, riscono da sempre ad esprimere tanta creatività.
Pensiamo agli artisti, pittori e scultori che per secoli hanno rappresentato con i loro meravigliosi capolavori questo splendido evento.
Basta infatti visitare le nostre città o andare a trovare i nostri parenti durante le festività natalizie e ci accorgiamo come sono diversi i nostri Presepi.
Quì di seguito troverete dei consigli utili per realizzare il vostro presepe, la Narrazione della Natività secondo il Vangelo di Matteo e qualche breve cenno sulla nascita del Presepe, alcuni video ed immagini su come realizzare e rappresentare il Santo Natale utilizzando diverse tecniche.
Se volete ricamare un piccolo presepe a punto croce vi consiglio di visitare la pagina di Nonsolopuntocroce. Nella sezione dedicata al Natale troverete uno schema a punto croce di un presepe davvero semplice e originale.
Navidaddigital è un sito spagnolo dove troverete alcune immagini molto semplici con personaggi del presepe da colorare e ritagliare per costruire un bel presepe di carta.
Pekegifs ci permette di scaricare gratuitamente delle immagini natalizie colorate e in bianco e nero. Molto bella è l’immagine della Natività da personalizzare con i diversi tipi di colore che volete per personalizzare le vostre cartoline Natalizie o creare dei segnaposto.
Nel significato comune il presepe indica la scena della nascita di Cristo.
La tradizione, tutta italiana, del Presepe risale all’epoca di San Francesco d’Assisi che nel 1223 realizzò a Greccio la prima rappresentazione vivente della Natività.
Sebbene esistessero anche precedentemente immagini e rappresentazioni della nascita del Cristo, queste non erano altro che “sacre rappresentazioni” delle varie liturgie celebrate nel periodo medievale.
Fonte: Wikipedia
Creare il presepe con stoffa e fili colorati: un’interessante rappresentazione del presepe creata con la tecnica del Quilt con una narrazione in Inglese ed una Canzone Natalizia davvero originale.
Oltre ai presepi viventi in Sicilia vengono creati dei presepi artigianali:
Presepe In Spagna (Belen)
Il presepe fatto di carta con la tecnica dell’Origami
Un artsita ha creato sul pavimento di una piazza a Madrid un presepe tridimensionale utilizzando colori a tempera e la tecnica della prospettiva.
di Caterina Mezzapelle
Cucire i manici.
Una volta terminato il vostro sacchetto per la spesa potete personalizzarlo ricamandolo a punto croce con soggetti e immagini da voi preferiti.
Oltre ad essere un ottimo modo per reciclare gli ombrelli rotti che ormai non servono più, il tessuto è davvero resistente e le vostre borse per la spesa sureranno veremente tanto.
Esecuzione: Sfilare dalle assi di metallo il tessuto, alla fine avrete tanti spicchi che verranno cuciti come vedrete nell’immagine in modo da formare un rettangolo:
Fonte: www.arte-ricamo.eu
di Caterina Mezzapelle
Per tutti coloro che amano i nastrini zig-zag, questo progetto consiste nel creare dei piccoli fiori per decorare le palline in polistirolo da appendere sull’albero di Natale.
Si inizia con una palla di polistirolo, dipinta con colori acrilici, lasciare asciugare e una volta che avrai realizzati i fiori con i nastri ric rac posizionarli nelle sfere di polistirolo con la colla colla a caldo.
Come si realizzano i fiori
Fonte: Just Lilla
di Caterina Mezzapelle
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“Il laboratorio “Las Hilanderas” di El Paso a la Palma conserva l’arte laboriosa e medievale della seta già scomparsa nel resto dell’ Europa. La bellezza delicata dei suoi prodotti occupa e continua ad onorare la produzione dell’artigianato dell’isola in Europa e nel mondo. Andate a visitare il negozio dell’artgianato della seta presso il Rincon Del Paso dove poter osservare e ammirare questa fedele e tradizionale arte millennaria“.
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Antichi mestieri artigianali: filare la lana, ricamo e uncinetto. E’ una mostra di artigianato tradizionale organizzata da un gruppo folcloristico di filatrici della Velilla de la Reina che indossando vestiti tradizionali. (León-España )
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Le Filatrici di Otoka, un quartiere verso il centro di Sarajevo.
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Con la voglia e l’intento di ricreare gli ambienti tipici del mercato delle Asturie nei secoli scorsi, con vestiti tipici dell’epoca, si mettono in evidenza i diversi mestieri artigianali,come quello delle filatrici, che ci accompagnano da secoli ma che purtroppo stanno per estinguersi.
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Fonte: www.arte-ricamo.eu
di Caterina Mezzapelle
Le Filatrici, non si tratta soltanto del meraviglioso dipinto realizzato nel 1657 dal pittore Diego Velázquez ma di un’arte antichissima che si intreccia e si perde nella storia e nel tempo insieme all’arte della tessitura .
Le donne trasformavano i batuffoli di lana, cotone, canapa o lino in un filo da lavorare con i ferri o tessere successivamente, ricavando così tessuti per vestiti e biancheria per la casa.
Per eseguire questo lavoro era necessaria un’ottima preparazione tramandata da generazione in generazione, ed occupava gran parte della giornata.
Fonti storiche e letterarie ne danno conferma a partire dalla Bibbia fino ad arrivare ai nostri giorni.
Ecco alcune citazioni dalla Bibbia:
“Inoltre tutte le donne esperte filarono con le mani e portarono filati di porpora viola e rossa, di scarlatto e di bisso”.
“Tutte le donne che erano di cuore generoso, secondo la loro abilità, filarono il pelo di capra”.
(Es. 35: 25 – 26)
“In quel tempo mia moglie Anna lavorava nelle sue stanze a pagamento, tessendo la lana che rimandava poi ai padroni e ricevendone la paga. Ora nel settimo giorno del mese di Distro, quando essa tagliò il pezzo che aveva tessuto e lo mandò ai padroni, essi, oltre la mercede completa, le fecero dono di un capretto per il desinare“.
“Tesserai la tunica di bisso. Farai un turbante di bisso e una cintura, lavoro di ricamo”.
(Es. 28: 39)
La Mitologia Greca: In Grecia Atena inventò arti e tecniche sconosciute prima di lei in particolare tutta l’arte della lana, della filatura con il fuso e della tessitura.
In Letteratura: Aracne , una figura mitologica narrata da Ovidio nelle “Metamorfosi” che pare sia d’origine greca, era abilissima nel tessere.
Nella Poesia: Johann Wolfgang Goethe scrittore, poeta e drammaturgo tedesco scrisse:
La filatrice
Lui non rimase tranquillo,
non mi volle lasciare com’ero;
e in due si ruppe il filo
che avevo serbato da tempo.
E tanto filo ci fu
ancora, in grandi masse;
ma non avevo più
motivo per vantarmene.
Quando lo portai dal tessitore,
sentii qualcosa agitarsi,
e batteva il mio povero cuore
con battiti più rapidi.
Sotto un sole che è un tormento,
ora porto a imbiancare il lino,
e a fatica mi piego
sullo stagno più vicino.
Il filo che nella stanzetta
ho filato in silenzio, così sottile…
La sua sorte sarà mai diversa?
Verrà alla luce del sole alla fine.
Fonte: Gazzetta Arte
Fiabe: I fratelli Grimm ci presentano Le tre filatrici
Filastrocche: Dopo un percorso piuttosto veloce mitologico e letterario è arrivato il momento di entare nella storia, nel vissuto delle donne immergendoci tra le loro mura domestiche e in special modo nella tradizione dell’arte del filare e lo facciamo attraverso questa bellissima filastrocca poplare in dialetto calabrese sulla filatrice scansafatiche:
Luni, luniai Marti e mercuri nun filai Lu juovi perditti lu fusu Lu vennari lu truvai Lu Sabatu mi pettinai la testa ca a duminica era festa. |
Traduzione:
Lunedi lo passai
Martedi e mercoledi non ho filato
Giovedi ho perso il fuso
Venerdì lo ritrovai
Il sabato mi pettinai la testa poichè la domenica è di festa
Fonte: www.calabriaonline.it
Lu fusu di la vecchia: Secondo le credenze popolari, gli antichi abitanti della Sicilia erano dei giganti, dato che costruivano edifici colossali. A Selinunte, tra le grandiose ed impressionanti rovine, si erge solitaria una colonna alta oltre 16 metri, con un diametro di quasi 3 metri e mezzo alla base, che i contadini e i marinai del luogo chiamano con la curiosa denominazione di “lu fusu di la vecchia”, perchè secondo loro, doveva servire alle antiche filatrici di Selinunte, come fuso per filare la lana.
Fonte: Insicilia
Questo velocissimo tour virtuale tra arte, letteratura e tradizione ci ha fatto comprendere quando importante fosse per la donna svolgere tra le proprie mura domestiche questo mestiere.
Impiegando tanta pazienza e passione le giovani fanciulle dopo aver praticato l’arte del filare imparavano a tessere e a preparare dei tessuti che in seguito avrebbero utilizzato per realizzare il loro corredo e personalizzarlo attravero il ricamo.
Fonte: www.arte-ricamo.eu
di Caterina Mezzapelle
Tutti amano ricevere cartoline di auguri per Natale ma scegliere la cartolina giusta per rivolgere gli Auguri ad un vostro amico o parente non è mai così semplice. Occorre quindi abbandonarsi alla propria creatività per realizzare qualcosa di personale e unico.
Creiamo le nostre cartoline d’auguri dando un tocco speciale, aggiungendo magari alla cartolina comprata dei piccoli dettagli fatti a mano, delle foto-famiglia o eleganti decorazioni.
Ecco alcuni consigli utili per rendere i vostri auguri di Natale davvero speciali.
Materiali Occorrente:
Se volete creare in poco tempo delle cartoline natalizie, quì di seguito troverete anche una piccola guida con alcune idee e soluzioni.
Le cartoline di Natale oltre ad essere inviate possono essere usate come segna posto nelle vostre tavole mettendole magari accanto ai bicchieri o sui piatti, i suggerimenti che troverete qui potrebbero essere uno spunto per tante altre idee.
La vasta gamma di filati della DMC, scampoli di tessuti, pizzi, merletti, nastri, bottoni, paillettes e perline ci aiuteranno a rendere la nostra cartolina davvero unica.
Uno dei modi più semplici per realizzare le vostre cartoline è quello di comprare delle cartoline bianche semplici o dei fogli di cartoncino bianco e disegnare dei simboli natalizi per poi colorarli. Per un tocco festivo, utilizzate della colla ed applicate delle stelline o brillantini. In cima alla cartolina fate un piccolo foro per inserire un nastrino.
Un’altra idea è quella di piegare il cartoncino a metà ed inserire il nastro lungo la piegatura della cartolina. Per evitare di ottenere eventuali piegature cercate di non fare un nodo molto stretto. Vi consiglio di abbondare con il nastro in maniera che se le cartoline verranno appese tutte insieme chi li riceverà potrà allungare o accorciare il nastro affinchè tutte le cartoline ricevute possano apparire.
Albero di Natale
Albero diNatale 1
Angioletto
Babbo Natale
Calza di Natale 1
Campane Natalizie
Campane Natalizie 1
Candela Natalizia
Queste cartoline erano così richieste che Prang non poté soddisfare tutti gli ordini. La richiesta aumentò sempre più ogni anno, e Prang dovette stampare cinque milioni di cartoline ogni anno. E così venne chiamato “il Padre delle Cartoline d’auguri Americano”.
Le prime cartoline d’auguri erano caratterizzate da fiori e uccelli, da scene invernali, abeti, e caminetti ardenti. Oggi, i soggetti sono tutti dfferenti: luoghi di vacanze, sport, figure geometriche.
Fonte: www.arte-ricamo.eu